Biblioteca Comunale - Monte San Giacomo

Libri

Descrizione e organizzazione del patrimonio

Il fondo è davvero consistente e molto diversificato, anche perché negli anni si è sempre arricchito di nuove donazioni, non ultima quella del Fondo Laveglia, che con i suoi circa 6000 testi, ha contribuito ad arricchiere il patrimonio librario estendendolo a circa 13.570

Sono presenti opere di consultazione, sia antiche che moderne. Enciclopedie, sia antiche che moderne. Letteratura per l´ infanzia e per ragazzi, libri e periodici di didattica, sezione di classici della letteratura italiana e straniera, materiale bibliografico di pregio e raro, infatti, il fondo antico è costituito da molte edizioni del ´600 e del ´700, di carattere medico e giuridico-economico e religioso, che rispecchiano le caratteristiche della famiglia del donatore. Ci sono inoltre cinquecentine e un manoscritto di un monaco calabrese, del ´700.

Un nucleo, abbastanza consistente di circa 3000 volumi, proviene infatti da una donazione del prof. Rocco Cimino dirigente del centro U.N.L.A. Unione Nazionale Lotta Analfabetismo di Pantano di Teggiano, ricevuti in eredità dal suocero prof. Raffaele Cancro, la cui pubblicazione va dagli anni ´40 agli anni ´70. Come riconoscimento di questa donazione, il comune di Monte San Giacomo, con delibera n. 30 del Consiglio Comunale del 13/10/2011 ha intitolato la sala lettura della biblioteca al prof. Raffaele Cancro.

Il corpus più antico, di circa duemila volumi è costituito da libri di natura religiosa e natura giuridica e medica. Altra caratteristica del nucleo iniziale che componeva il fondo, è la presenza su circa 2000 volumi della dedica autografa dell´Autore a Gherardo Marone. Sono quasi tutti testi di Autori secondari, italiani e stranieri, del periodo 1916-1935, che chiedevano una recensione sulla rivista "La Diana" che Marone dirigeva.

Caratteristica della biblioteca è la presenza di una raccolta di quotidiani e riviste italiane e straniere con gli anni di edizione dal 1915 al 1938. Sono, infatti, presenti molte riviste che rappresentavano la cultura d'avanguardia dell'Italia meridionale del primo ventennio del ventesimo secolo, come "Cronache italiane", "Vesuvio", "Crociere barbare", "Lacerba" e naturalmente, con alcune lacune che si spera poter colmare, "La Diana", fondata da Gherardo Marone e pubblicata a Napoli dal gennaio 1915 al marzo 1917.

Appare evidente come questa estrema specializzazione rappresenti un elevato valore culturale da non disperdere, anzi da incrementare e valorizzare.

Più di 13000 Libri!

Un patrimonio sempre più consistente
arricchito negli anni da nuove donazioni

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Un luogo dove assaporare la storia e la cultura attraverso un ampio patrimonio librario

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